LA NATURA DI DIO

Pubblicato da Damiano Checchin il

la natura di dio

Proseguiamo assieme alla Kaballah e alla Creazione con questo nuovo articolo “La Natura di Dio”.

Secondo la dottrina della Kaballah, la sostanza di cui è costituito il corpo umano, ha una fonte ben più remota del nostro universo fisico.

Tutti i desideri, gli impulsi e i bisogni che permeano la mente, esistono in una dimensione molto più antica della stessa origine del cosmo.

Qualunque desiderio che vi sta guidando in questo preciso istante è una reminiscenza radicata nell’essenza animica.

La ricerca della felicità è presente nella matrice stessa della Creazione per cui è un diritto ereditario innato dell’umanità.

Esiste un seme che, se piantato, appaga questa emozione cercata disperatamente da ogni essere senziente: dobbiamo solo individuare l’antico seme per far apparire l’albero in questa realtà.

LA CAUSA DI TUTTE LE CAUSE

la natura di dio

Per moltissimi secoli, le menti più brillanti che hanno abitato il nostro pianeta, si sono poste la domanda sull’origine del cosmo, arrivando alla conclusione che ci dev’essere stata una qualche esplosione che diede vita a tutto ciò che si conosce nell’universo.

Si generarono altresì nuove domande da formulare che angustiarono gli scienziati:

Perché è avvenuto il Big Bang, che cosa lo ha provocato?

Gli antichi cabalisti osarono dare una risposta a questi interrogativi fondamentali che ci accompagnano alla scoperta della natura di Dio.

LA SAGGEZZA SUPREMA

la natura di dio

Esiste una dimensione mistica che ci guida alla comprensione della radice dell’esistenza e che ci aiuta a cogliere i principi originali che la generano: essa è l’essenza della Luce Spirituale.

Ogni nozione appresa dalla nostra mente e seminata in essa, manifesta sentieri attraverso i quali l’energia positiva riempie il nostro essere.

Lo studio della Kaballah libera questo potenziale nascosto, consentendoci di percepire ciò che non si è riusciti a vedere in precedenza poiché, questa forma di saggezza ci permetterà di afferrare nuovi principi e idee, illuminando la vostra vita.

La fisica quantistica ci sta portando a “riallinearci” con la Kaballah poiché le nuove teorie scientifiche presentano notevoli somiglianze con le speculazioni cosmologiche degli antichi cabalisti.

Tuttavia esiste una differenza fondamentale: la scienza si limita a scoprire come funziona il mondo mentre, la Kaballah, si pone l’interrogativo essenziale del “perché”.

  • Perché esiste il mondo?
  • Perché siamo qui?
  • Perché la mia vita scorre in questo modo?

L’ENERGIA

la natura di dio

Prima ancora che il tempo avesse inizio, esisteva un’energia infinita, pronta a delineare la natura di Dio.

Tale forza si estendeva senza limiti, riempiendo l’eternità, espandendosi infinitamente al di là del tempo, del moto e dello spazio.

Questa sconfinata energia era l’unica realtà.

Questa forza aveva un’unica essenza e un’unica volontà che era quella di:

  • condividere infinitamente
  • impartire continuamente
  • dare senza fine
  • donare eternamente

I lettori più attenti potrebbero formulare questa domanda: condividere cosa?

La risposta è: se stessa!

La natura di questa Energia era di condividere l’essenza di se stessa.

L’essenza e la sostanza di questa Energia era un appagamento infinito, una gioia sconfinata e un’illuminazione senza limiti.

L’Energia è fatta di tutte le possibili forme di piacere poiché, tutto ciò che abbiamo mai desiderato, è incluso in essa:

  • appagamento personale
  • pace mentale
  • liberazione dalla paura
  • sicurezza economica
  • amore
  • felicità
  • libertà
  • controllo
  • saggezza
  • salute

Nella Kaballah, questa infinita espansione di Amore è chiamata Causa Prima.

DARE E CONDIVIDERE

la natura di dio

Il concetto di “dare” e “condividere” presuppone due parti consenzienti: se non c’è qualcuno con cui condividere qualcosa, come potrebbe avvenire la condivisione? Se nessuno desidera ricevere il dono, cosa si potrebbe donare?

L’esempio della signora anziana è calzante: una signora anziana aspetta all’angolo di un incrocio trafficato. Un passante si offre di aiutarla ad attraversare la strada ma lei, educatamente, rifiuta.

Lui ci riprova e lei comincia a infastidirsi da quell’insistenza.

Perché è infastidita?

Perché non ha alcuna intenzione di attraversare tale strada: è ferma all’incrocio ad attendere l’autobus.

Anche se il nostro passante desiderava “dare”, la cosa era impossibile perché la signora non desiderava “ricevere” ciò che lui aveva da offrire.

La condivisione accade se esiste un destinatario, un ricevente desideroso e un desiderio di entrare in possesso dell’offerta.

IL VASO

Per appagare la sua natura generosa, la forza senza fine creò un ricevente che, nella Kaballah, è chiamato Vaso, con il quale condividere la sua essenza.

Pensate a una coppa (vaso) piena d’acqua (energia) come a un’essenza intelligente e immateriale del quale, la natura del Vaso, è un infinito desiderio di ricevere: per qualunque forma di appagamento emanato da questa forza, esiste un corrispettivo desiderio di ricevere da parte del Vaso.

Poiché tale Energia viene definita la Causa Prima, il Vaso è propriamente definito il Primo Effetto:

Orbene ci troviamo di fronte a un’infinita Energia e a un infinito Vaso, causa ed effetto, condividere e ricevere, pura perfezione, gioia inimmaginabile.

DIO E L’UMANITÀ

Torniamo per un momento a parlare della natura di Dio e della nostra realtà: probabilmente avete già capito che il Vaso è la nostra radice, il nostro seme, la nostra origine, la nostra sorgente.

Di fatto tutte le anime dell’umanità, passate e presenti, erano contenute nel Vaso: proprio come il corpo umano è costituito da miliardi di cellule, così il Vaso è composto da miliardi di anime.

Nel corso delle varie ere, l’infinita forza dell’Energia è stata chiamata in molti modi: Dio, Signore dell’Universo, Divino Creatore e così via mentre, gli antichi cabalisti, si riferivano a questa Energia servendosi del termine Luce.

Perché Luce?

Come la luce del sole in un istante si espande e illumina uno spazio buio dalla parte in ombra del Velo, così la Luce si espande e illumina l’eternità dall’altra parte.

Come un singolo raggio di luce racchiude tutti i colori dell’arcobaleno, così La Luce racchiude tutti i colori dell’appagamento.

Questa Luce che risplende così intensamente al di là del velo è la fonte e l’essenza di ogni genere di piacere a cui aspiriamo.

Ogni nostra attività, in realtà, non è che una ricerca della Luce che si manifesta in moltissimi modi:

  • relazioni appaganti,
  • successi in campo professionale e privato
  • serenità
  • benessere economico
  • sapere
  • saggezza
  • tutto ciò che ci prefiggiamo per ottenere la felicità

CONCLUSIONI

Per concludere l’articolo “La natura di Dio”, ricordiamo che La Luce non è Dio ma la sua emanazione.

Se pensiamo alla luce del sole e consideriamo i fotoni che attraversano la terra, essi non sono la fonte della massa solare infuocata che ci dona la vita a centocinquantadue milioni di chilometri poiché, La Luce, non è Il Creatore quanto piuttosto i suoi attributi positivi.

Per dirla semplicemente, come non possiamo toccare la fornace nucleare che è il nostro sole, così la nostra mente non è in grado di abbracciare il concetto della totalità di Dio.

Non ha quindi senso riflettere sulla sorgente dell’infinito quando non riusciamo ad afferrare il concetto stesso d’infinito: ci basta comprendere che gioia e appagamento senza fine vengono elargiti dalla Luce, per soddisfare completamente qualsiasi nostro desiderio.

continua…


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