LA LEGGE COSMICA

Pubblicato da Damiano Checchin il

la legge cosmica

Il nostro universo è governato da una forza che si esprime in molteplici manifestazioni nella realtà in cui dimoriamo: La Legge Cosmica.

Il pensiero è l’amplificatore di questa forza poiché, quando pensiamo, emettiamo vibrazioni di una sostanza eterea altrettanto reale di quella che insorge in forma di calore, di elettricità e di magnetismo.

Le vibrazioni del pensiero non possono essere osservate come non può essere osservata la forza di un potente magnete che attrae un pezzo di ferro.

Se ci fermiamo a riflettere ci si potrà accorgere che, ognuno di noi, crea il suo ambiente circostante e, una volta appresa “la legge cosmica” non saremo più in balia della tempesta dei pensieri.

Bisogna riuscire a monitorare tutto ciò che pensiamo senza lasciarci guidare dalla corrente, come la barca priva timone che, inevitabilmente, andrà a schiantarsi contro le rocce.

LE ONDE DI PENSIERO

la legge cosmica

Come una pietra gettata nell’acqua, il pensiero produce onde e increspature che si propagano nell’oceano dei pensieri. Esiste tuttavia una differenza sostanziale: le onde sull’acqua si muovono in un piano orizzontale mentre, quelle del pensiero, si espandono in tutte le direzioni.

Siamo circondati da un mare di energia che attraversa la nostra mente e, i nostri pensieri, si muovono immersi in questo etere mentale, diminuendo d’intensità secondo la distanza percorsa, a causa dell’attrito generato dal contatto delle onde con la grande massa energetica che le circoscrive.

Queste “onde di pensiero” hanno la proprietà di riprodursi e, “pensieri vaganti” che arrivano fino a noi, non sono altro che vibrazioni di risposta a qualche intenzione intensa, inviata da qualcun altro.

Logicamente, se la nostra mente non sarà sintonizzata su quelle frequenze, quel pensiero non avrà nessun effetto su di noi.

Se la mente avrà propositi nobili ed elevati, vibreremo alla nota corrispondente, potendo captare altre menti in sintonia con la stessa frequenza e, si creerà intorno a noi, una realtà che rispecchia ciò che siamo nel profondo.

Non esiste frase più veritiera di quella che afferma “attiriamo ciò che siamo”.

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D’altra parte, la legge cosmica, funziona anche al contrario e se produciamo pensieri di bassa vibrazione, la nostra realtà muterà di conseguenza.

Quello che siamo è il risultato dell’equilibrio tra ciò che pensiamo di essere, le suggestioni e i pensieri degli altri che possono raggiungerci verbalmente e telepaticamente: sarà l’atteggiamento mentale a determinare il carattere delle onde di pensiero che riceviamo da altri, sia le onde che trasmettiamo da noi stessi.

Riceviamo solo i pensieri che sono in armonia con il nostro atteggiamento mentale, il resto ci influenza relativamente.

L’uomo che crede fermamente nelle sue capacità, mantenendo un atteggiamento mentale di fiducia e di determinazione, non sarà influenzato dai pensieri negativi emessi da menti deboli e che non conoscono le dinamiche che influenzano la legge cosmica.

Questi pensieri negativi, se raggiungono qualcuno il cui atteggiamento mentale è nella ricezione di bassa frequenza, aumenteranno il suo stato di prostrazione, contribuendo a spegnere il fuoco della sua energia positiva.

Bisogna sintonizzare la mente al successo, per mezzo di peculiari allenamenti, per entrare in contatto con i pensieri di altre persone simili a noi per manifestare, nella realtà oggettiva, le occasioni per raggiungere gli obiettivi di crescita.

La mente ha multiformi tonalità che vanno dalla più alta nota positiva alla più bassa negativa, con molteplici sfumature intermedie e con toni variabili a seconda della distanza degli estremi positivo o negativo.

Quando il pensiero opera su linee positive, vi sentite forti, brillanti, di buon umore fiduciosi e, il lavoro, diventa un divertimento poiché siete consapevoli di progredire sulla strada del successo. Quando, invece, siete all’estremo negativo della scala mentale vi sentite depressi, apatici e senza uno scopo preciso. In questo caso, l’effetto sugli altri e praticamente nullo, venendo trasportati dalla corrente senza una meta precisa.

Ci sono individui nei quali, gli elementi positivi, prevalgono e altri in cui sono più evidenti gli aspetti negativi. Naturalmente c’è una grande varietà di gradi intermedi dove B può essere negativo rispetto ad A e positivo rispetto a C.

Quando due persone s’incontrano la prima volta avviene un conflitto mentale in cui le loro qualità di positività vengono messe alla prova, assumendo la loro posizione relativa.

Questo processo, in molti casi, è inconscio e il suo aggiustamento automatico anche se può avvenire a livello cosciente. Le due parti, in questo caso, non vanno d’accordo fin da subito, respingendosi a vicenda, rimanendo separati o litigando senza apparente motivo.

Ricordatevi sempre di avere il potere di alzare la frequenza dei vostri pensieri attraverso un atto di Volontà poiché ci sono più persone sul piano negativo di pensiero che su quello positivo e quindi ci sono più vibrazioni negative che operano nella nostra atmosfera mentale.

Un segreto per contrastare le frequenze negative sono le affermazioni mentali poiché tendono a stabilire nuovi atteggiamenti e a contribuire alla costruzione del carattere, aumentando le vibrazioni positive.

Sviluppare la volontà è come sviluppare un muscolo attraverso la pratica e l’allenamento graduale: all’inizio sarà stancante ma, a ogni tentativo, si diverrà più forti fino a quando questa “capacità” sarà parte di noi.

LA MENTE

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L’uomo ha una sola mente ma molteplici facoltà mentali, ciascuna capace di funzionare su due“linee di sforzo”.

Non c’è una divisione netta che le separa, sfumando l’una nell’altra come i colori dello spettro.

Uno sforzo attivo di una facoltà della mente è il risultato dell’impulso diretto impartito al momento della tensione. Uno sforzo passivo di qualsiasi facoltà della mente è il risultato di una precedente sollecitazione attiva, o di uno sforzo attivo di un altro sulle stesse linee di suggestione. Gli impulsi di pensiero possono attraversarci anche per ereditarietà.

Lo sforzo attivo è nuovo, appena nato nella mente mentre, quello passivo, è meno recente e risultato da impulsi vibratori impartiti nel passato.

Un impulso di pensiero, che ha origine da un sovraccarico attivo, può diventare abituale per mezzo della ripetizione continua. Questo impulso sviluppa una grande forza, portandola con sé lungo linee passive, finché non trova un altro sforzo attivo che ne cambia la direzione.

L’impulso che ha origine da linee passive può essere interrotto o corretto da uno sforzo attivo. La funzione attiva crea, cambia o distrugge. La funzione passiva compie il lavoro che le è dato dalla funzione attiva, obbedendo agli ordini e alle suggestioni.

La funzione attiva produce un’abitudine di pensiero, impartendo a esso le vibrazioni, trasportate poi lungo linee passive.

La funzione attiva ha il potere d’inviare vibrazioni che neutralizzano l’impulso dell’abitudine di pensiero con vibrazioni più potenti, sostituendo quelle negative.

Tutti gli impulsi d pensiero, una volta partiti, continuano a vibrare lungo linee passive fino a quando non vengono corretti o interrotti da impulsi successivi, impartiti dalla funzione attiva.

La continuazione aggiunge forza all’impulso originario e rende le correzioni o le interruzioni più complesse. Questo spiega la cosiddetta “forza dell’abitudine” e, la legge, vale sia per le abitudini buone che per quelle cattive.

CONCLUSIONI

La legge cosmica, per essere attuata, necessita di uno studio approfondito e di una conseguente tecnica per la sua riuscita.

Un compito da portare a termine può richiedere l’ azione combinata di diverse facoltà, alcune delle quali possono manifestarsi come sforzo attivo e altre come sforzo passivo: solo la perfetta conoscenza di queste dinamiche può portarci, nel breve periodo, a raggiungere gli obiettivi, attirando ciò che ci serve per vivere in piena armonia con il cosmo e con tutti i suoi abitanti.


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