PRANOTERAPIA MCC E ALCHIMIA SPIRITUALE

Pubblicato da Damiano Checchin il

pranoterapia mcc e alchimia spirituale

Pranoterapia MCC e alchimia spirituale sono, per alcuni aspetti, la stessa cosa:

L’alchimista studia l’energia della materia mentre, il pranoterapeuta MCC, ricerca l’energia della forma.

Gli studiosi di queste discipline liberano il prana per distribuirlo nell’etere e trasformarlo nell’elemento (quintessenza) di cui è formato Dio, quindi la massima espressione della sostanza divino/universale.

I TRE PRINCIPI DEI FILOSOFI

pranoterapia mcc e alchimia spirituale

Il primo lavoro di trasmutazione in rapporto a “pranoterapia MCC e alchimia spirituale” si basa su tre principi costitutivi che formano la sostanza prossima degli esseri e delle cose.

Principio dello zolfo: il calore, contenuto nell’aria e nel fuoco, genera un principio di natura “calda” che si chiama zolfo. Esso è l’origine della natura fecondante, fermentativa. La sua proprietà è prettamente maschile dalla quale nasce il sapore e il colore rosso e, nell’uomo, corrisponde allo Spirito.

Principio del Mercurio: l’umido, contenuto nell’aria e nell’acqua, genera il vapore (principio di natura vaporosa) di forma sottile, mutativo e generante.

La sua proprietà è femminile dalla quale nasce l’odore e il colore azzurro e, nell’uomo, corrisponde all’Anima.

Principio del Sale: Il secco, contenuto nel fuoco e nella terra, genera un principio di natura secca (sale), con proprietà coagulatrici e coesive. E’ il pricipio dell’unificazione tra Maschile e Femminile, per mezzo della loro unione. Esso genera la forma, il peso e il colore giallo. Nell’uomo corrisponde al Corpo.

L’ARGENTO DEI SAGGI

L’Argento dei Saggi, detto anche Mercurio dei Saggi, deriva dall’assorbimento di una parte di zolfo e da una quantità determinata di principio Mercuriale.

E’ l’energia volgare (prana impuro) che non ha subito esaltazione e trasfusione ed è il primo passaggio per trasmutare un prana impuro in uno puro ed efficace.

L’ORO DEI SAGGI

L’Oro dei Saggi, detto anche Zolfo dei Saggi, deriva dall’assorbimento di una parte di principio sale e da una quantità determinata di principio zolfo che lo rendono, tramite una preparazione specifica, un composto elettrizzato da utilizzare per la trasmissione energetica.

Questi due elementi, coesi assieme, per mezzo dell’amalgama e della co-distruzione delle loro caratteristiche, creano la crisopea, l’energia infinitamente pura che porta al processo di autoguarigione mediante l’imposizione delle mani.

I QUATTRO ELEMENTI

Ricordiamo, ancora una volta, che pranoterapia MCC e alchimia spirituale sono strettamente congiunte agli elementi.

Gli elencheremo nuovamente, descrivendoli brevemente:

Terra: corrisponde all’azione reattiva del secco sul freddo che lo scompone opponendosi alla totale fissazione, trasformandolo in elemento terra, principio ricettivo e concentratore.

Acqua: corrisponde all’azione refrigerante, atonica, coagulatrice e fissatrice del freddo sull’umido, appessantendolo ed ispessendolo per trasformarlo nel principio di circolazione (elemento acqua).

Aria: corrisponde all’azione dilatante, espansiva e rarefattiva del caldo sull’umido, traformandolo in elemento aria, principio dell’attrazione molecolare.

Fuoco: corrisponde all’azione reattiva, trattenuta ed irritante del secco sul caldo, trasformandolo in elemento fuoco, principio di dinamizzazione violenta e attiva.

GLI ELEMENTI IN RAPPORTO ALL’UOMO

Conoscere gli elementi alchemici in rapporto all’uomo può essere molto utile per il corretto utilizzo del prana:

chi possiede una preponderanza di elemento terra sarà inquieto, taciturno, introverso, diffidente, solitario e verrà trattato per mezzo di energia dorica/maschile in contrapposizione al suo essere.

Chi possiede una preponderanza di elemento acqua sarà stanco, pigro, timoroso, sottomesso e bisognerà trattarlo utilizzando un’energia prettamente femminile/ionica per avvicinarsi alle sue vibrazioni in modo delicato e poco invasivo.

Chi possiede una preponderanza di elemento aria sarà spesso di buon umore, gentile, armonico ,accomodante e, l’approccio energetico, sarà quello di alternare energia pranica calda/solare a quella fredda/lunare in maniera molto veloce e delicata.

Chi possiede una preponderanza di elemento fuoco sarà violento, irascibile, nervoso, passionale, coraggioso e bisognerà anteporre questa potente energia maschile con un particolare prana molto freddo e femminile ottenibile mediante aggregazione dei piani spirituali.

IL PRINCIPIO DELL’UNITA’ ENERGETICA

Jacob Böhme

Pranoterapia MCC e alchimia spirituale non sono efficaci se non c’è unita energetica: questo è il postulato di partenza per operare tali discipline in modo proficuo.

Ogni cosa proviene dallo stesso embrione ed è generata dalla stessa madre: tutto viene da una sola sorgente e l’uomo contiene la parte del mondo esteriore, l’emanazione della sua mente.

Jacob Böhme si esprime in tal senso per spiegare il principio dell’unità energetica: “L’Anima degli uomini, degli angeli e dei demoni viene generata da una sola sorgente e, l’uomo, contiene la parte del mondo intrinseco che il demonio contiene egualmente in sé, ma in un principio differente”.

L’EMANAZIONE

La Gnosi spiegava l’unità energetica attraverso l’affermazione dottrinale dell’emanazione, sottolineando come tutte le creature spirituali fossero state emanate da una sorgente unica. (Dio/Abisso).

L’energia pranica non fa differenza: essa si manifesta per distacchi successivi delle energie seconde dalle prime, le terze dalle seconde e così via: tutto però si origina dalla Grande Forza Suprema ascrivible all’Uno Originale.

Tutto ciò che vediamo e che sentiamo in questa realtà (compresa l’energia pranica) è di origine divina anche se assoggettata ad un mondo grossolano, compromesso nelle possibilità spirituali. Per poter avvicinarsi alla fonte divina e usufruire di tale potere illimitato, abbiamo bisogno di compiere L’Opera di Rigenerazione chiamata Reintegrazione dell’Energia Pranica.

LE TAPPE DI PROBAZIONE PRANICA

pranoterapia mcc e alchimia spirituale

Pranoterapia MCC e alchimia spirituale, si dividono in tre tappe fondamentali:

L’Opera che trasmuta i metalli in oro e l’energia pranica impura in energia pura.

L’Elisir di Lunga Vita capace di guarire qualsiasi malattia e rendere immortale lo spirito dell’uomo e la sua energia pranica.

La Reintegrazione Universale per mezzo della Rigenerazione del Cosmo e quindi dell’energia pranica che lo attraversa, mediante un lavoro sul corpo fisico e su quello astrale.

LA RINASCITA DEL PRANOTERAPEUTA E IL FINE ULTIMO DELL’ALCHIMISTA

La rinascita attraverso l’energia pranica dev’essere “triplice”:

Si comincia con la Rinascita della Ragione, giungendo alla Rinascita del Cuore per concludere con la Rinascita della Volontà (Thelema).

Ciò che è stato descritto in questo articolo è la cosiddetta “Pranoterapia Spirituale”, elemento di reintegrazione dell’allievo per mezzo della conoscenza e della saggezza che, lavorando all’unisono, lo accompagna alla Suprema Sapienza, trasmutazione energetico/alchemica che è il fine ultimo del ricercatore della Verità.

CONCLUSIONI

Ricordiamo a tutti i fruitori di “pranoterapia MCC e alchimia spirituale” che la conoscenza senza la saggezza è la peggiore di tutte le disgrazie e che La Grande Opera ha un triplice scopo da portare a termine: la trasmutazione del vile metallo in oro, il perfezionamento dell’Uomo Morale e la contemplazione della divinità attraverso il suo immenso splendore.

Chi persegue la Verità per mezzo della Triplice Conoscenza ritorna a ricongiungersi con Dio.


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.