CONCENTRAZIONE E PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

concentrazione e pranoterapia

Tutti gli operatori energetici che ottengono grandi risultati con l’imposizione delle mani conoscono molto bene l’uso della “concentrazione e pranoterapia”.

Essi prendono in seria considerazione il loro pensiero sapendo che, essendo plastico, è in grado di generare la realtà che li circonda.

La forza di concentrazione, implementata dagli esercizi MCC, produce immagini vivide nel piano astrale e, in particolar modo, nell’akasha.

LA CRONACA DELL’AKASHA

L’akasha altro non è che la memoria cosmica che, registrando gli eventi che si svolgono nel nostro mondo, porta l’astrale in piani di coscienza differenti.

Il filosofo ed esoterista Pierre Riffard ne dà una definizione interessante:

L’akasha è uno spazio di etere situato nelle sfere di coscienza superiori in cui sono iscritte tutte le parole, le azioni, i pensieri dell’uomo e gli eventi del mondo.

Questo spazio magico può essere decrittato dagli iniziati in grado di connettersi con l’infinito”.

Ora non mi posso dilungare troppo sulla definizione del Riffard che ho lasciato volutamente incompleta e che potrete cercare in altra sede:

quello che interessa a noi è di capire che il pensiero, andando a pescare in questo mare energetico crea e, grazie alla meditazione e alla concentrazione cosciente, si può aumentare il prana dell’operatore.

I NOSTRI PENSIERI

Questo è il motivo per cui bisognerebbe sempre avere pensieri nobili e puri, trasformando quelli negativi in positivi.

Concentrazione e pranoterapia sono legate all’energia e più si riesce a monitorare le idee che si formano nel mentale, più il nostro fluido energetico diventa efficace.

Un esperto pranoterapeuta dev’essere equilibrato, gentile e portato a dare aiuto in ogni momento offrendo il sostegno necessario ai suoi assistiti.

Più che un lavoro, quello dell’operatore energetico, dovrebbe essere una missione e una passione che lo conducano ad armonizzarsi con tutto il creato e le forze che lo governano.

Un operatore sempre arrabbiato, in lotta con se stesso e con gli altri, nervoso e scontroso verrebbe arrestato nel suo sviluppo e non sarebbe in grado di portare beneficio alle persone che si rivolgono ad esso.

L’akasha è un principio analogo all’armonia e, agire contro le leggi del cosmo, creerebbe disarmonia nel suo lavoro.

VIVERE IL PRESENTE

Un pranoterapeuta esperto è da considerarsi un iniziato alle arti esoteriche: egli sa che rievocare il passato, produce motivi di ostacolo alla strada da percorrere.

Limiterà ogni progetto per il futuro per non sognare ad occhi aperti, vivendo esclusivamente il presente.

In questo modo non sprecherà energie mentali acquisite con il lavoro svolto e non permetterà al suo inconscio di ostacolarlo nella Realizzazione di Sé.

L’akasha ignora tempo e spazio e opera sempre nel presente poiché deve considerare il momento del presente come rappresentativo, agendo in relazione ad esso.

ELEMENTI ALCHEMICI E CONCENTRAZIONE

La capacità di concentrarsi sugli elementi alchemici che ci compongono dipende dall’equilibrio energetico raggiunto dal pranoterapeuta.

Egli sarà in grado di capire quali elementi del corpo dovranno essere tenuti sotto osservazione.

Proponiamo un esempio concreto:

Se l’operatore è sotto l’influenza dell’elemento igneo (quindi avrà una sovrabbondanza di tale energia), non avrà grande capacità immaginativa.

Nel caso dell’elemento aereo la concentrazione acustica diventerebbe molto difficile.

Se invece è l’elemento acqueo ad essere in eccesso non riuscirebbe a percepire le sensazioni dopo la concentrazione.

L’esubero dell’elemento terra porta ad avere difficoltà nel controllare la propria coscienza.

CONSIGLI

Anche in questo caso mi rendo conto che per spiegare esaustivamente i concetti espressi in precedenza, avrei bisogno di scrivere un manuale completo, proponendo degli esercizi adeguati di ausilio all’apprendimento della “concentrazione e pranoterapia”.

Stiamo parlando di tecniche specifiche che vengono insegnate nella nostra Scuola MCC e che vengono apprese passo passo, in modo semplice e intuitivo.

Per ora, vi basti sapere che l’equilibrio degli elementi porta ad un livello di concentrazione elevatissimo, utile al vostro lavoro di pranoterapeuti e vantaggioso in ogni ambito dell’esistenza.

L’ASTRAZIONE MENTALE

Un pranoterapeuta che si rispetti dev’essere in grado di attuare un’astrazione mentale, per mezzo del trasferimento di coscienza, necessaria al corretto passaggio dalla trasmissione del prana alla ricezione dello stesso e, un segno sicuro di equilibrio energetico, è dato dal saper comandare la concentrazione atta a influenzare il rispettivo elemento, utilizzato per quel determinato trattamento.

Egli deve riuscire a controllare tutte le sensazioni in rapporto agli elementi alchemici che compongono il suo pensare, senza che nessuna di esse prevarichi su un’altra e che tutte gli siano congeniali.

In questo caso, l’equilibrio degli elementi è perfettamente stabilito nel suo corpo, nella sua mente e nella sua anima e, la connessione all’universale, è completa e interconnessa.

IL FLUIDO ELETTRO E MAGNETICO

Come già spiegato in un articolo precedente ci sono due principali tipi di fluido: quello elettrico e quello magnetico che danno origine ai quattro elementi.

Il fluido elettrico è parte del principio igneo mentre quello magnetico è parte del principio acqueo.

Il principio aereo è l’elemento di mediazione tra i due e l’elemento terra è bipolare poiché contiene entrambi i fluidi ed è elettromagnetico. (elettrico al centro e magnetico nella periferia).

Questi fluidi agiscono nella sfera astrale, in quella mentale e in quella materiale e sono la causa di tutto ciò che esiste.

CANALIZZARE L’ENERGIA

Dirigere correttamente l’energia porta il pranoterapeuta ad utilizzare queste forze contemporaneamente in ogni sfera (piani sottili e fisici) provocando delle sollecitazioni energetiche che, partendo dai piani astrali più rarefatti, andranno a distribuirsi a cascata nei piani più bassi, fino ad arrivare a quello fisico, trasmesse attraverso le sue mani.

INFLUENZA ENERGETICA MEDIANTE GLI ELEMENTI

L’influenza dei quattro elementi nella Tecnica Pranoterapica MCC portano a classificare il prana in quattro differenti emanazioni:

1 – prana del fuoco mediante tecnica di combustione

2 – prana dell’aria mediante tecnica di evaporazione

3 – prana dell’acqua mediante tecnica di miscelazione

4 – prana della terra mediante tecnica di decomposizione

Le quattro emanazioni summenzionate influenzano la natura astrale dell’operatore inducendo gli elementi ad esercitare il loro ascendente in modo da agire sui punti di connessione tra il corpo sottile e quello materiale.

GLI EFFETTI ENERGETICI

Lavorando con i quattro elementi il pranoterapeuta avrà tre campi di attività corrispondenti a:

1 – L’effetto immediato del prana nella persona che si sottopone a trattamento

2 – L’effetto a tempo determinato stabilito dall’operatore

3 – L’effetto permanente che si ottiene ripetendo le sedute per un tempo prestabilito

Sarà il canalizzatore a capire la durata dei trattamenti e l’effetto che se ne vuole ottenere: esso sarà dettato dalla risposta del cliente sottoposto a seduta e dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere per risolvere il problema specifico.

CONCENTRAZIONE E PRANOTERAPIA – CONCLUSIONI

Lo studio della Pranoterapia MCC è un percorso iniziatico ed esoterico affascinante.

L’allievo, al pari del Bagatto nella prima carta dei Tarocchi, ha tutti gli strumenti per diventare Il Magus, pur non avendo ancora la capacità di utilizzarli.

Saranno lo studio, il duro lavoro e un maestro competente che lo guideranno alla Realizzazione di Sé e al risveglio dei suoi poteri divini, gli stessi poteri che usa il pranoterapeuta quando impone le sue mani nelle persone, donando il suo prana incondizionatamente.


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.