SIMBOLISMO DELLA CROCE NELLA PRANOTERAPIA

Pubblicato da Damiano Checchin il

simbolismo della croce nella pranoterapia

Nei miei viaggi alla ricerca dei più famosi guaritori del pianeta, mi sono imbattuto su alcune loro tecniche peculiari: essi utilizzavano il simbolismo della croce nella pranoterapia.

Ogni “guaritore” incontrato nel mio percorso, in un modo o nell’altro, usava questo potente simbolo che integrava ai passi magnetici o all’imposizione delle mani sulla persona da trattare.

RENE GUENON E LA CROCE

René-Jean-Marie-Joseph GuénonShaykh ‘Abd al-Wahid Yahya

Il significato esoterico della croce viene enunciato in un articolo dell’esoterista francese René GuénonLa Prière e l’Incantation” agli inizi del 1911, pubblicato su “La Gnose”.

Egli parla di “incantazione” come modalità di lavoro iniziatico per descrivere la ripetizione di un’espressione sacra (mantra), utile alla preparazione e al raggiungimento di uno stato meditativo profondo e d’introspezione personale.

L’autore affermava che, con l’aiuto di pratiche ripetitive, sia interiori che esteriori come le parole e i gesti, si attuava “la realizzazione in sé dell’Uomo Universale, attraverso la comunione perfetta della totalità degli stati dell’essere, gerarchizzati in maniera armonica e conforme, in un dispiegamento integrale nei due sensi dell’ampiezza e dell’esaltazione”:

Analizzando la frase, ci si accorge del significato esoterico del segno della croce, simbolo dell’ampiezza e dell’estensione dell’individualità (orizzontalità) e della gerarchia infinita degli stati molteplici compresi nell’Uomo Universale (verticalità).

LA CROCE E L’ENERGIA DELL’UNIVERSO

Il simbolismo della croce nella pranoterapia si esprime dall’incrocio delle due rette che, intersecandosi, creano l’energia che plasma il mondo, la famosa locuzione latina “Fiat Lux” pronunciata dal Demiurgo mentre formava il nostro piano di coscienza.

L’energia pranica che permea tutto l’Universo può essere distribuita in sette differenti piani dimensionali detti anche “Sette Gradi dell’Esistenza Universale” che, in talune correnti esoteriche, sono espressi come i sette mondi della coscienza o, ancora, le sette dimensioni che compongono l’Universo oppure i sette piani di esistenza.

Ogni piano ha la propria vibrazione ed è soggetto a delle regole energetiche specifiche.

Il collegamento con queste dimensioni, attraverso il simbolismo della croce nella pranoterapia, avviene per mezzo di particolari esercizi che, per mezzo della connessione tra i Sette gradi dell’Esistenza Universale e l’operatore, creano un particolare tipo di fluido con una specifica funzione.

1 GRADO: L’INASSEGNABILE O ASSOLUTO

Esso è chiamato con il nome di “Unità Pura” e, la capacità di interagire con questo tipo di energia attiva, porta al conseguimento di veri e propri poteri taumaturgici.

L’esercizio specifico per stimolare la forza dell’Unità Pura consiste nel rimanere seduti con gli occhi chiusi, portando la coscienza al centro della mente, per espanderla al di fuori di essa, conglobando l’intero Universo che ci contiene e, in questo modo, contenere lo stesso Universo dentro di noi.

Osho Rajneesh descrive l’Unità Pura con questa suggestiva frase: “la goccia si fonde nell’oceano nello stesso istante in cui l’oceano si riversa nella goccia”.

2 GRADO: LA PRIMA ASSEGNAZIONE

E’ la Coscienza di Dio nel suo carattere essenziale, dei suoi attributi e di tutti gli esseri creati in modo generale o sintetico. Nel sufismo, questo grado, è chiamato “Realtà Mohammadiana”.

L’esercizio specifico per sviluppare “la prima assegnazione” è quello di immergersi in una vasca piena d’acqua, aumentandone via via il tempo di permanenza e visualizzando il liquido che ci sovrasta come l’energia purificatrice che sospende il nostro pensiero.

AVVERTENZE: non fate questo esercizio da soli! Eseguitelo in tutta sicurezza, assistiti da un maestro esperto che monitora le vostre reazioni, annotandone i progressi.

3 GRADO: LA SECONDA ASSEGNAZIONE

E’ la Coscienza di Dio nel suo carattere essenziale, dei suoi attributi e di tutti gli esseri creati in modo distintivo e analitico.

L’esercizio specifico per sviluppare “la seconda assegnazione” è quello di rimanere in ascolto del proprio corpo spostando l’attenzione, trasferendone la coscienza, in ogni parte di esso.

Dopodiché visualizzerete l’essere nella totatilità, facendolo dissolvere nello spazio per trasformarlo nell’ambiente circostante stesso.

4 GRADO: GLI SPIRITI

E’ il mondo degli Spiriti Puri dove le creature semplici e astratte si manifestano nelle loro essenze prime.

L’esercizio collegato a questo piano di esistenza si esegue rimanendo concentrati, in assoluto silenzio e con gli occhi aperti.

Si andrà a rappresentare, mentalmente, una croce di luce nello spazio, fino a quando sarà ben delineata nel vostro pensiero.

Lasciate che la croce si avvicini, attraversandovi, chiudendo gli occhi per connettervi con le frequenze di questo piano dimensionale.

Ponete le vostre domande: le risposte arriveranno per mezzo dell’intuizione, attraverso i simboli che si presenteranno nell’arco della giornata.

Siate vigili!

Aprite gli occhi, segnate una croce in aria con la mano destra (rievochiamo il simbolismo della croce nella pranoterapia), rimanendo in silenzio per qualche minuto.

5 GRADO: IL MONDO DELLE FORME PRIME

E’ il mondo delle creature sottili ma composte che non possono essere divise senza che cessino di essere ciò che sono.

L’esercizio caratteristico per il piano dimensionale sopraccitato è il seguente:

Chiudete gli occhi, visualizzatevi come la “mente” soltanto e niente di più.

Respiro, pensieri e sensazioni vengono completamente assorbiti come la spugna che assorbe l’acqua.

Fermatevi al centro dei pensieri scomponendo la vostra energia in una luce che si espande all’infinito.

Rimanete in questo stato fino a dissolvere la luce mentale di espansione nello spazio e nella coscienza individuale.

6 GRADO: IL MONDO DEI CORPI

E’ il regno delle cose grossolane in quanto possono essere frazionate e divise senza che cambino la loro natura materiale.

L’esercizio relativo al sesto grado dimensionale consiste nel prendere consapevolezza del proprio corpo fisico e, per noi pranoterapeuti MCC, delle proprie mani come strumento di trasmissione energetica.

Frizioniamole l’una contro l’altra fino a scaldarle per passare a massaggiare il resto del corpo in ogni sua parte.

Annotiamo il passaggio delle mani percependo sensazioni tattili ed energetiche e, finito il lavoro di frizione, portiamo i palmi all’altezza del viso, chiudiamo gli occhi, visualizzando l’energia pranica che si distribuisce lentamente in ogni parte che ci compone.

7 GRADO: IL GRADO UNIVERSALE

Esso è l’ultimo grado dimensionale che assimila i cinque gradi precedenti e si può esprimere nell’Uomo.

L’Uomo, arrivato al 7 piano di coscienza, si esalta verso la divinità e, gli altri cinque piani, si manifestano istantaneamente e contemporaneamente dentro di Lui.

Egli è trasmutato nell’ Uomo Universale poiché tanto l’esaltazione quanto l’ampiezza, hanno raggiunto l’apogeo.

CONCLUSIONE

Il simbolismo della croce nella pranoterapia, si manifesta con una meditazione di sublimazione poiché è il sunto degli esercizi precedenti ove, solo l’iniziato che ha intersecato la sua energia con quella dell’Esistenza Universale, potrà svelare il segreto della settima e ultima prova.


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